LETTURE CONSIGLIATE

Le parole per dirlo 

di Marie Cardinal

Questo libro l'ho assaporato lentamente sperando che non finisse mai. Mi sono calata nelle parole e nelle atmosfere di Marie Cardinal come una resina che gocciolando lentamente impregna il tronco di un albero fino al suo midollo.
L'autrice ci porta con sé in un viaggio intimo in cui si mette a nudo, in primis a se stessa e quindi di conseguenza anche al lettore: uno dopo l'altro, sgrana come un rosario gli incontri e i progressi del suo viaggio interiore portato avanti nei 7 anni che trascorre come paziente di psicoanalisi.
Un libro denso, a tratti scomodo per le nude verità che mostra senza veli. Senza imbarazzo. E soprattutto senza giudizio.
Le parole per descrivere questo libro mi mancano perché mi ha tolto il respiro e al tempo stesso mi ha fatto trovare una grande gratitudine per la vita. Uno dei diari più potenti che io abbia mai letto, eppure non viene spesso citato.
Mi era stato consigliato dal mio terapeuta e ora sono io a consigliare a tutti voi questo meraviglioso compagno di viaggio, un libro introspettivo che spero vi incuriosisca non solo a leggerlo, ma anche a conoscere meglio voi stessi.

Gli ultimi giorni di Magliano

di Mario Tobino

Lo psichiatra Mario Tobino ha dedicato la sua intera vita all'umana follia. In questo libro parla dei suoi ultimi mesi di lavoro come medico psichiatra nel manicomio dove ha trascorso quarant'anni della sua vita. Mesi che coincidono per lui con un ripercorrere nella memoria i volti e i momenti che gli sono rimasti più impressi nella sua vita lavorativa... La sua lotta contro la chiusura dei manicomi, contro la distribuzione di psicofarmaci che lui paragona a sbarre e catene "chimiche" peggiori di quelle fisiche imposte un tempo in certe architetture dell'istituzione, parte da un presupposto di psichiatria umanistica che considera la follia come una manifestazione dell'umano, che va protetta dalla società in cui non viene tollerata e perciò non si può inserire. Il reinserimento in società è in funzione degli psicofarmaci, che sopiscono l'umanità del singolo, non ne alleviano semplicemente il dolore o le sofferenze ma, secondo Tobino, la snaturano dalla propria forza vitale. Dalle sue parole traspare sempre un grandissimo rispetto e quasi devozione nei confronti della sacra, umana, dolorosa follia. "Ombre, non uomini... Non liberi, imbavagliati sono. Liberi, e con gli occhi che vedono ma non guardano"Un libro che mi ha aiutato a ragionare su una questione, quella del reinserimento in società delle persone più fragili e meno "normotiche": la società non era stata preparata al loro reinserimento. Si è sventolata forse troppo presto la bandiera della psichiatria democratica e demagogica. Il passaggio dal manicomio alla società è stato solamente il passaggio da un'istituzione ad un'altra; forse la prima, nelle realtà più piccole ed umane, forniva ai ricoverati una rete capace di accogliere e sostenere la loro diversità. Le loro manifestazioni anche estreme. Quello che sicuramente emerge in questo libro e per cui mi sento di consigliarlo è un grande rispetto ed accoglienza verso qualsiasi forma di manifestazione dell'essere umano, perché dagli occhi di questo medico non traspare mai un giudizio nei confronti dei 'malati', ma solo grande curiosità ed umanità.

L'anno del Pensiero Magico

di Joan Didion

"L'anno del pensiero magico" di Joan Didion è un libro che consiglio a chiunque desideri approfondire la tematica del lutto e del suo attraversamento.
Con lo stile di una purezza che sembra narrato attraverso gli occhi della propria bambina interiore, questa autrice tocca punte di sacro attraverso racconti di una quotidianità disarmante.
Un libro che fa avvicinare ai vissuti dell'esperienza intimamente umana del lutto, e della sua anticipazione.
Un libro 'magico' che mi ha aperto le porte sul mondo di un'autrice che prima non conoscevo.

La Profezia di Celestino

di James Redfield

Nei percorsi di CRESCITA PERSONALE, non è possibile oggettivare o quantificare i risultati, poiché l'ESPERIENZA SOGGETTIVA è sempre in primo piano. E' il vissuto a determinare l'entità delle problematiche nella vita delle persone, e non le caratteristiche oggettive dell'evento in sé... il cambiamento nei percorsi di crescita è sempre frutto di una forte intenzione, del desiderio di un'esistenza più piena, della ricerca di 'qualcosa', un 'oltre' spesso non definibile a priori ma durante il cammino e, in certi casi, definibile una volta che lo si incontra e lo si riconosce nella propria esistenza.
La crescita è tangibile nel momento in cui la persona consapevolmente interrompe la catena ciclica di eventi il cui esito in passato poteva dipendere da propri automatismi, sapendo cogliere grazie alla consapevolezza ed al DESIDERIO DI EVOLUZIONE, la ricchezza e le potenzialità di ciascun momento, soprattutto dei momenti di crisi e difficoltà.
Cambiare non significa avere più controllo sugli eventi ma smettere di giudicare ciò che è all'esterno, per poter ACCOGLIERE, RICONOSCERE E PLASMARE ciò che accade nel mondo interno sulla base dei propri desideri.

L'Isola del Tonal

di Carlos Castaneda

"La spiegazione non è ciò che voi chiamereste una spiegazione; ciò nonostante essa rende il mondo e i suoi misteri, se non chiari, meno terribili. Questa sarebbe l'essenza di una spiegazione, ma non è ciò che voi cercate. Voi seguite il riflesso delle vostre idee. Gli specchi deformanti li avete dentro, e il mondo deve adeguarvisi"
Carlos Castaneda, L'isola del Tonal

Gli Indifferenti

di Alberto Moravia

Tante volte la letteratura può farci avvicinare all'animo umano e aiutarci a comprenderlo meglio di qualsiasi manuale di psicologia, perché l'esistenza si avvicina di più alla narrativa e alla prosa che alla tecnica...in questo romanzo di Moravia sto ritrovando tanta umanità nei suoi personaggi; in quello che dicono e come e quanto si discosta da quello che pensano e avrebbero voluto dire; mostrando queste due facce della medaglia l'autore narra di come insorgono i malesseri dell'animo umano, nello scarto tra pensiero parola e azione.

"Ma intanto l'angoscia aumentava, su questo non c'era dubbio; già ne conosceva la formazione: prima una vaga incertezza, un senso di sfiducia, di vanità, un bisogno di affaccendarsi, di appassionarsi; poi, pian piano, la gola secca, la testa vuota di certe frasi assurde, insomma una disperazione furiosa e senza illusioni. Di questa angoscia, Michele aveva un timore doloroso: avrebbe voluto non pensarci, e come ogni altra persona, vivere minuto per minuto, senza preoccupazioni, in pace con sé stesso e con gli altri; "essere un imbecille" sospirava qualche volta; ma quando meno se l'aspettava una parola, un'immagine, un pensiero lo richiamavano all'eterna questione; allora la sua distrazione crollava, ogni sforzo era vano, bisognava pensare"
tratto da "Gli indifferenti" di Alberto Moravia

Nutri i tuoi Demoni

di Lama Tsultrim Allione

Un libro di spiritualità che secondo me si avvicina alla psicoterapia della Gestalt, passando attraverso "l'ombra" di Jung. "Nutri i tuoi demoni" di Lama Tsultrim Allione è una guida per il viaggio interiore alla scoperta di ciò che blocca la nostra libertà, ovvero il nostro demone. Il viaggio è conoscenza e integrazione

Le libere donne di Magliano

di Mario Tobino

"La pazzia è davvero una malattia? Non è una delle misteriose e divine manifestazioni dell'uomo? Non esiste per caso una sublime felicità che noi chiamiamo patologica e superbamente rifiutiamo? ...v'è da aggiungere che un malato è diversissimo da un altro, anche se affetto dalla stessa malattia, ogni delirio ha le radici nella storia personale di quel solo individuo che lo dichiara. I malati di mente in superficie sono tutti uguali, come nell'inferno sono tutti dannati, ma ognuno vi arriva per una sua vita completamente vissuta."
Mario Tobino, Le libere donne di Magliano

1984

di George Orwell

{ANALOGICO E DIGITALE}

Disse Winston un po' rinfrancato ..."Se riesci a sentire fino in fondo che vale la pena conservare la propria condizione di esseri umani anche quando non ne sortisce alcun effetto pratico, sei riuscito a sconfiggerli". ... Non potevano cambiare i sentimenti. Anzi, neppure voi potevate cambiarli, neanche volendo. Potevano portare allo scoperto, fino all'ultimo dettaglio, tutto ciò che avevate detto, fatto o pensato, ma ciò che giaceva in fondo al cuore e seguiva percorsi sconosciuti anche a voi stessi, restava inespugnabile.
[George Orwell, 1984]

Centro di Igiene Mentale - un cantastorie tra i matti

di Simone Cristicchi

"Quando siamo di fronte a produzioni autentiche, veniamo a scoprire un mondo in cui la soggettività diventa un canale, attraverso il quale si manifesta l'indicibile, il mistero.

La vicinanza con queste persone, considerate "divers, mi riporta a una vita più semplice, una vita fatta di piccole cose, basata più su un rapporto umano che su nevrosi mascherate e invidie.
La questione è: come può una società prendersi cura, comprendere e arricchirsi assieme a queste persone ( i folli?!) se è sostanzialmente essa stessa a essere malata?"
Simone Cristicchi - centro di igiene mentale, un cantastorie tra i matti

Questo libro è il racconto di un viaggio tra i principali ex manicomi d'Italia, tra le cui mura impregnate di storia "il cantastorie" incontra ex infermieri e personale di servizio che ha dedicato la vita all'assistenza dei malati mentali, quando ancora questi venivano rinchiusi e isolati. Per proteggere la società dalla loro devianza? Quello che traspare, dai racconti, dalle lettere, e dalle storie narrate in prima persona dai Matti, a mio parere è che queste anime sole e fragili andassero protette dalla società, che è sempre stata incapace di accoglierli e di comprendere le loro manifestazioni della vita. E quando la pretesa è comprendere, le differenze vengono appianate tirando su dei muri, distinguendo "noi" da "loro", svalutando forme di comunicazione non convenzionali.
Questo libro dà voce agli ultimi ed è una preziosa testimonianza di ciò che non ci dobbiamo dimenticare...

L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello

di Oliver Sacks

Ne "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" sto incontrando storie di persone, accomunate dal soffrire di patologie e disturbi neurologici. Parlo di persone e non di "pazienti" perchè quello di cui parla il Dr Sacks è un incontro che avviene tra esseri umani, dove la medicina non riusciva a dare le risposte, queste risposte sono arrivate attraverso la relazione di cura e l'intuito che lui mette in campo nella sua umana medicina. "L'integrazione passa attraverso l'azione", "the integration is in the action". Questo mi fa riflettere su quanto sia un'affermazione verosimile anche per quanto riguarda i pazienti nevrotici, senza alcun danno neurobiologico sottostante. Ecco che allora ritrovo l'importanza di incontrarsi come persone, per accompagnare l'altro nell'azione, nel cambiamento verso un'esistenza vissuta più pienamente

Figlia della Giungla

di Sabine Kuegler

"...ben presto capimmo che i Fayu erano in grado di improvvisare una canzone per ogni situazione. Il loro canto era composto solo da tre note, con le quali esprimevano gioia, tristezza e tutte le altre emozioni provate al momento. Non era una melodia tra le più raffinate, ma me ne innamorai subito.
Forse dipendeva anche da questo canto se i Fayu non soffrivano di depressione né di altre malattie psichiche. Tutte le emozioni venivano manifestate al momento, e c'erano persino occasioni prestabilite in cui tutti lasciavano perdere ogni attività per dare libero sfogo ai sentimenti, come per esempio il compianto funebre. Quando il periodo dei sentimenti era terminato, ci si metteva una pietra sopra e le persone ricominciavano a vivere come se non fosse successo niente.
Quando qualcuno aveva subito un'esperienza negativa, poteva restare rinchiuso nella sua capanna per settimane, senza dire una parola, oppure cantava per ore. Durante tutto questo tempo veniva rifornito di cibo. Un giorno poi si alzava e in lui non restava più traccia di shock o trauma. Era come purificato, raggiante in volto, e riprendeva il suo posto nella società."
tratto da 'Figlia della giungla' di Sabine Kuegler, una meravigliosa testimonianza di vita nella giungla della Papua Occidentale negli anni '80.

Una Donna

di Sibilla Aleramo

"Nessuna donna v'era al mondo che avesse sofferto quel ch'io avevo sofferto, che avesse ricevuto dalle cose animate e inanimate gli ammonimenti ch'io avevo ricevuto, e sapesse trarre da ciò la pura essenza, il capolavoro equivalente ad una vita?"
Sibilla Aleramo, Una donna, 1906

Espanzione e integrazione del corpo in Bioenergetica - Manuale di Esercizi Pratici

di Alexander Lowen e Leslie Lowen 

Un testo molto ricco che descrive in che modo prendere contatto con la nostra natura di esseri animali, in che modo prenderci cura del nostro essere corpo; un libro che mi ispira a ricercare il profondo nella quotidianità, nell'essere, nel non-fare.
Lo consiglio ai professionisti nell'ambito della salute ma anche a chiunque sia interessato a conoscersi meglio partendo dal proprio corpo, è scritto in maniera semplice ed è illustrato.
Alexander e Leslie Lowen: 'Espansione e integrazione del corpo in bioenergetica. Manuale di esercizi pratici', 1977

Dentro Fuori

Testimonianze di ex-infermieri degli ospedali psichiatrici di Imola 

Dal "rito triste" della spogliazione degli effetti personali all'arrivo in istituto, agli episodi più bizzarri, teneri, violenti, ai trattamenti disumanizzanti e ai piccoli accorgimenti quotidiani in nome della dignità dell'essere umano anche in un luogo fatto di grida, angoscia e puzza di piscio. Un luogo dimenticato da Dio dove i più fragili, emarginati della società, si sono incontrati: ad accomunarli, la follia, ultimo rifugio, per chi era incapace di sostenere il peso della realtà. Nelle pagine di questo libro, che mi hanno commossa e che ho divorato, ci sono racconti dettagliati, testimonianze di vita di chi, per sorte o per caso, ha passato una vita ad assistere "i mèt". A Imola, "la città dei matti" come veniva chiamata nella seconda metà del Novecento. Protagonista del libro è L'Osservanza, un luogo potente (a visitarlo ai giorni nostri ancora si sente la densità dell'aria di quei giorni di dolore e sofferenza), fatto di persone, di vite, di torture ma anche di calore umano. È un libro che consiglio a tutti gli operatori d'aiuto, educatori, psicologi, terapeuti, a chiunque sia interessato alla storia della psichiatria contemporanea. Per non dimenticare ciò che c'è nel nostro passato, per ricordarci che anche nel luogo più desolante e abbandonato, siamo persone di fronte ad altre persone - e ricordarci di questo, in certi casi, può salvare noi e loro.

Restist to Exist

di Alessandra Petrone

Ateni al naj na ranni', di K. Gibran
Dammi il flauto e canta: il canto è il segreto dell'esistenza.
Il lamento del flauto resta anche quando l'esistenza scompare.
Hai preso, come me, la foresta per casa, e non i palazzi?
Hai seguito i ruscelli e scalato le rocce?
Hai fatto il bagno nell'essenza di rose e ti sei asciugato alla luce?
Hai forse bevuto l'alba, come se fosse vino, in coppe di etere?
Dammi il flauto e canta; il canto è la più bella delle preghiere.
La voce del flauto resta anche quando la vita scompare.
Nel pomeriggio ti sei seduto, come me, tra i tralci d'uva ed i grappoli pendenti come lampioni d'oro?
Di notte ti sei fatto un letto di erba e ti sei avvolto nello spazio noncurante di ciò che avverrà e dimentico di ciò che è passato?
Dammi il flauto e canta; il canto è l'onestà dei cuori.
La voce del flauto resta anche quando le colpe scompaiono.
Dammi il flauto e canta; dimentica malattia e rimedio.
Gli esseri umani sono come linee, tracciate però nell'acqua...

'Resist to exist' è una testimonianza meravigliosa, di vita incandescente che scorre come un fiume che porta con sé ogni cosa. Come te che l'hai scritto, Alessandra, grazie per la tua voce che si distingue da tutte le altre limpida e calda, grazie per l'esempio che sei di passione a muoversi verso l'Altro.